Prepariamoci. Poichè anche in campo mediatico l’espansione del Califfato pare non conoscere limiti.
È infatti in fase di decollo il progetto che ruota intorno a KhilafahLive (ovvero il Califfato in diretta), l’emittente televisiva in lingua inglese che fa capo al leader assoluto della famigerata Isis, Abu Bakr al-Baghdadi.
Si tratterà di una no-stop news simile alla Cnn e trasmetterà esclusivamente via web.
Il palinsesto includerà un programma quotidiano denominato (alquanto emblematicamente) “Tempo d’Arruolamento” il cui obiettivo è inequivocabile: reclutamento e formazione di nuovi foreign fighters da smistare in varie zone del modo per incrementare gli squadroni della morte e diffondere ovunque il terrore.
Piatto forte della tv jihadista saranno tuttavia i “reportages” realizzati da John Cantlie, il giornalista britannico sequestrato nel 2012 che dallo scorso anno conduce una trasmissione divulgativa finalizzata a diffondere la cosiddetta verità oggettiva sul reale operato dell’Isis nei territori sotto il suo dominio in Siria e Iraq.
I seguaci del Califfo adorano la tecnologia più avanzata e ne fanno largo uso: questo non è mai stato un mistero. Nella sola Mosul, sul fronte iracheno, controllano cinque emittenti tv, oltre alla stazione radio al-Bayan, mentre nella città di Raqqa, eletta capitale dello Stato Islamico, sono operative altre due televisioni. Rispetto alle tv già esistenti, però, KhalifaLive rappresenta un vero salto di qualità: il bacino dei suoi potenziali utenti sarà infatti decisamente più ampio, in quanto potrà essere seguita anche da coloro che non hanno alcuna familiarità con l’arabo. È questo è un elemento non di poco conto.
Il pianeta Internet è di importanza vitale per il Califfo, che alla rete affida sermoni, esortazioni, minacce ed esecuzioni.
I jihadisti sono comunque particolarmente attenti a evitare interferenze ed eventuali black out da parte di hackers occidentali e per questo hanno ideato sia un apposito instant messenger (a imitazione di Whatsapp), sia un loro sociale network sul modello di Facebook. Entrambi saranno operativi a breve.
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